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Eurobike 2023 – I miei Punti di Vista

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EUROBIKE 2023: I miei punti di vista sull’edizione 2023 della fiera del ciclismo più grande del mondo

 

Il 2023 segna la mia sesta partecipazione alla fiera Eurobike e la seconda volta a Francoforte. L’evento è stato come sempre entusiasmante e ho potuto incontrare alcuni volti noti del settore.

 

Se non siete mai stati alla fiera di Francoforte, la struttura è più grande di quella di Friedrichshafen e quindi richiede più passi macinati. Porto sempre con me delle barrette proteiche extra per evitare la temuta crisi di fame.

 

Ecco alcune delle mie impressioni sull’evento di quest’anno:

 

  1. CENTRO TEDESCO – Il mercato tedesco del ciclismo è enorme e questo si è sempre sentito in fiera. Quest’anno più che mai. Dato che i marchi globali hanno ridotto gli investimenti nello show (per saperne di più, più avanti), i marchi regionali tedeschi sono intervenuti per riempire il vuoto.

 

  1. IL PROBLEMA DELL’OVERSTOCK – L’elefante nella stanza. Ovunque andassi sentivo parlare del problema dell’overstock. La storia è sempre la stessa: i negozi di biciclette online e offline hanno ordinato troppo durante la pandemia. I marchi hanno ordinato prodotti per due stagioni prevedendo che la domanda si sarebbe mantenuta ai livelli di COVID. Ciò significa che le scorte attuali probabilmente dureranno fino all’anno prossimo, prima di vedere tornare la domanda all’ingrosso. Purtroppo, non ho ancora visto molti segnali di ripresa.

 

  1. ABBIGLIAMENTO – Come ho scritto nei post precedenti l’abbigliamento da ciclismo è stato colpito in modo particolare dalle scorte in eccesso dovute alla sbornia del COVID. L’abbigliamento stava già lentamente uscendo dalla scena EUROBIKE prima della pandemia, a causa dell’estrema frammentazione del mercato avvenuta negli anni 2010 (leggi questo articolo). Ma i marchi di abbigliamento hanno praticamente abbandonato l’evento di Francoforte. Le uniche aziende di rilievo presenti alla fiera erano Nalini, Pearl Izumi (recentemente acquisita da United Brands) e Briko. Erano assenti i leader di mercato Assos, Castelli e la potente azienda tedesca GORE. Il mercato dell’abbigliamento da ciclismo continua a essere misterioso.

 

  1. FORZA DELLE E-BIKE – Negli ultimi anni le biciclette hanno goduto di venti di coda macroeconomici e politici, e questa tendenza continua. La forza delle E-bike, soprattutto delle City e delle E-MTB, è stata visibile durante tutto l’evento.

 

  1. BRAND DI BICI ASSENTI – Molti dei più grandi marchi di biciclette a livello mondiale, come TREK, Giant, CANNONDALE, Cervelo e BMC, erano totalmente assenti dalla fiera. Oltre ai grandi marchi italiani come Pinarello, Bianchi e Colgnago, che quest’anno hanno scelto di non partecipare all’evento. Ciò non sorprende, dato che negli ultimi anni questi brand hanno preferito organizzare i propri eventi dedicati al posto degli investimenti in fiera.

 

  1. AREA STARTUP SANA – Un interessante punto di forza della fiera è stata l’area dedicata alle startup. Questa sezione della fiera era affollata da decine di imprenditori dagli occhi brillanti, che cercavano di trovare una spinta per i loro prodotti. Questo è il futuro del ciclismo e parlare con queste persone è sempre una gioia.

 

Nonostante i venti contrari macroeconomici, l’Eurobike è stato un vero spasso! L’energia era alle stelle, a testimonianza della resilienza, della passione e della determinazione della comunità ciclistica. Mi ha lasciato un rinnovato senso di speranza e la convinzione che il futuro del ciclismo sia più luminoso che mai.